Concordato Preventivo Biennale 2025 2026
- dott. Andrea Maiolo
- 2 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Ricordiamo che il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è una nuova modalità di calcolo delle imposte che ha per obiettivo quello di instaurare stabilità e certezza nei rapporti tra imprese, professionisti ed Erario.
La logica consiste nel concordare in via preventiva il reddito imponibile e o il valore della produzione netta (VPN) ai fini IRAP per un biennio.
In sostanza una volta che il contribuente accetta "la proposta", gli eventuali maggiori o minori redditi (incluse perdite) o valori della produzione effettivamente conseguiti nei periodi d'imposta oggetto del concordato non influiscono sul quantum della pretesa tributaria preventivamente stabilito.
Il CPB è stato applicato in via sperimentale per la prima volta verso la fine dell'anno scorso, per il biennio 2024 - 2025. Ad oggi ha subìto alcune variazioni che sintetizziamo nel seguito:
Nuovi Termini e Revoca
Il termine per l'adesione al CPB 2025/2026 è stato spostato al 30 settembre. Ciò consente ai contribuenti e ai loro commercialisti due mesi in più per valutare la convenienza potendo monitorare 9 mesi su 12. Sempre entro il 30 settembre si può fare "un passo indietro" revocando tale scelta
Imposta Sostitutiva
Sul maggior reddito proposto dal CPB, rispetto a quello precedente, si applica un'imposta sostitutiva variabile in base al risultato ISA. Tale imposta si applica fino ad un massimo di 85.000 euro. Oltre questa soglia, si applicano le aliquote ordinarie (43% IRPEF e 24% IRES). Questo regime è opzionale e può essere applicato anche per una sola delle due annualità del biennio, permettendo al contribuente di valutarne la convenienza anno per anno.
Invio della Dichiarazione
Per l'adesione è necessario inviare la dichiarazione dei redditi sempre entro il 30 di settembre, è possibile in alternativa inviare anche solo il frontespizio del modello redditi opportunamente compilato allegando allo stesso il modello di adesione al CPB.
Maxideduzione per Neoassunti
Il reddito concordato è possibile avere comunque il beneficio del 120% sul costo dei neoassunti a tempo indeterminato.
Non sono sostanzialmente variate le cause di decadenza per avvenimenti accorsi nel biennio di vigenza dell'eventuale concordato (cessazione attività , variazione attività prevalente da cui deriva un ISA differente, ecc.).
L'unica novità rilevante consiste nell'esclusione da concordato dei soggetti in regime forfettario.